I myself came from a similar background as the author, born in a family of the people he calls ''blatnoy'', and I can tell that all of these rules and customs he writes about are true even if it's hard to believe for some people from western countries. But now the customs of ''blatnoy'' and siberian urka's are mixed together, no longer are they so different, some of the customs are still alive, some are probably only used by the oldest families in Siberia. I know the prison life very good myself even if I never have been arrested, but my father spend a lot of time here, my husband is doing his second year here, I myself got married to him in prison and my brother is waiting for his 14 years sentence. It was just such a great pleasure to read a true book (which was the first book telling about true life of our people, I had ever read), every custom here is a wonderful example of a life of a true honorable criminal, I especially loved that the author used the words we actually are using every day. I can recommend this book to anyone who want's to found out about eastern european criminals, I don't think there is another book who actually represents our world better, because all the books I've read before and all the movies I've watched about eastern european criminals before are just a total crap, it looks like a comedy to us. So I want to congratulate the author for writing a wonderful and fascinating book. Non sprecherò molte parole su questo libro anche perché non le merita. Posso solo riassumerlo così: una favola nera, ma niente di più che una favola, e nemmeno una delle migliori.Tutto in questo libro trasuda balle, dall'inizio alla fine. E non solo per le "piccole" imprecisioni storiche (non esistono deportazioni dalla Russia ad altre zone dell'ex Unione Sovietica). La narrazione tutta fa capire che questa storia è inventata. E onestamente non sarebbe nemmeno poi tanto brutta la storia, se la si vede nell'ottica del racconto inventato. Certo, a volte totalmente inverosimile ai massimi livelli. Due esempi:1/ quando l'autore narra che, agli inizi degli anni '90 dopo il crollo dell'Unione Sovietica, le comunità criminali siberiane della Transnistria avrebbero sconfitto un intero esercito dall'invasione delle loro terre. Certo, magari se fossero stati gli Avengers!2/ quando l'autore narra che, ancora molto giovane, dopo una rissa con una banda criminale rivale torna a casa e si estrae da solo dal fianco una lama da dieci centimetri. Così senza emettere un fiato, senza fare un plissé, come direbbe Luciana Littizzetto. Nemmeno fosse stato Rambo!La narrazione poi è a tratti molto noiosa, incredibilmente verbosa, non esiste una trama, si inizia un discorso e poi ci sono digressioni assolutamente inutili alla narrazione per poi tornare sulla linea di narrazione principale. Peccato che a quel punto ti sei totalmente perso! Gli do due stelle solo per l'italiano, molto buono per uno straniero.Una cosa è certa: questo è stato il primo e l'ultimo libro di Nicolai Lilin che abbia mai letto. Sono sicura che anche gli altri seguono la falsa risa di questa pretesa "autobiografia".
Do You like book Educazione Siberiana (2009)?
Buona l'idea dell'autore di raccontarsi attraverso alcuni dei suoi tatuaggi, descrivendone i significati e le esperienze che li hanno generati. Poco digeribile, invece, il moralismo che si cela dietro la comunità di criminali "onesti" nella quale Lilin sarebbe cresciuto (i racconti sono autobiografici).L'autore sembra cavalcare l'eterna divisione tra un mondo passato, basato su regole precise e forti principi morali (gli urca siberiani mostrano senso comunitario e rispetto verso gli anziani e i disabili, macchiandosi solo di una giustizia sommaria, giustificata però dalla sfiducia nelle istituzioni), e un mondo futuro che incombe con ferocia seminando il caos (Seme nero). È una visione pessimista del futuro, e un rifugiarsi in un passato dai toni quasi fiabeschi (sebbene si tratti pur sempre di un mondo criminale). Non credo che offra davvero un nuovo punto di vista dal quale guardare la differenza tra bene e male.Sterile la discussione pubblica sulla veridicità dei racconti.
—Tammie
Absolutley great story about what happened with young people in Russia, with those, who was born at the end of USSR, whom childhood was at bloody 90s. I understand, why this book everywhere in the world described as one of the best russian books. It shows everything how it was in real. And the same way I understand why this book will never be translated to russian language. I strongly recommend this book to everyone, who want how it was to raise in Russia and ex-USSR at 90's, our youth-culture and laws. Because 80% of that story, I think, was experienced by every russian who was born between 1980 and 1994.
—blackswan11
Argomento potenzialmente interessante, ma la narrazione è piatta. Noioso per i miei gusti.
—sophie
Exciting and interesting, but finding out that it´s all fiction took the "magic" away.
—Angela
